Satnam Singh, l’operaio agricolo di origine indiana, è morto questa mattina al San Camillo di Roma dopo essere rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda agricola a Latina dove aveva perso il braccio. La tragedia si è consumata nell’assenza di soccorso tempestivo, portando alla morte di un uomo di 31 anni, noto tra i suoi conoscenti come “Navi”.

L’Incidente e la Mancata Assistenza
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di qualche giorno fa, mentre Satnam Singh lavorava con una macchina che avvolge teli di plastica utilizzati per le colture in serra. Il suo braccio è rimasto impigliato in un telo ed è stato trascinato all’interno del macchinario, causando l’amputazione dell’arto. Nonostante la gravità della ferita, invece di essere portato immediatamente in ospedale, Satnam è stato caricato su un pullmino insieme alla moglie e trasportato a casa sua a Cisterna, nella zona di Sant’Ilario.

Un Ritardo Fatale
Arrivati a destinazione, Satnam è stato scaricato a terra, privo di conoscenza e sanguinante, mentre l’arto amputato era stato messo in una cassetta della frutta. La moglie, che era con lui e non parla l’italiano, ha urlato disperatamente cercando aiuto, ma nessuno l’ha ascoltata. Fortunatamente, un altro bracciante ha assistito alla scena e, mostrando coraggio e pietà, ha chiamato i soccorsi.

Intervento e Tentativi di Salvataggio
Gli operatori del 118 sono arrivati rapidamente sul luogo e hanno stabilizzato Satnam Singh, che è stato successivamente trasportato in eliambulanza al San Camillo di Roma. Nonostante gli sforzi dei medici, che avevano sperato di salvargli la vita nonostante l’impossibilità di riattaccare l’arto amputato, Satnam è morto questa mattina.

Conseguenze Legali
La tragica vicenda ha gravi implicazioni legali. Il datore di lavoro di Satnam Singh è ora indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso. Le autorità stanno cercando di chiarire ulteriormente le responsabilità e chi fosse a bordo del pullmino durante il tragitto verso casa di Satnam, anziché in ospedale.

Una Vita di Difficoltà e Sogni Spezzati
Satnam Singh, soprannominato “Navi”, viveva con la moglie a Cisterna di Latina e lavorava nell’agricoltura sin dal suo arrivo in Italia alcuni anni fa. Il suo tragico destino mette in luce le condizioni spesso difficili e pericolose in cui lavorano molti braccianti stranieri nel nostro Paese.