Lucio Iorillo, 64 anni, originario di Frasso Telesino, è stato indicato come il presunto mandante dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, avvenuto il 19 luglio 2018. L’imputazione, formulata dal pm Stefania Bianco, prevede il rinvio a giudizio di Iorillo, che dovrà comparire il 24 novembre davanti al gup Loredana Camerlengo. Quest’ultima deciderà se procedere o meno con il processo.
Il Movente dell’Omicidio
Il presunto movente dell’omicidio di Matarazzo risale a un tragico evento del 6 gennaio 2008, quando la figlia 15enne di Iorillo si tolse la vita impiccandosi a un albero. La ragazza era stata vittima di abusi sessuali da parte di Matarazzo, che era stato condannato a 11 anni e 6 mesi di reclusione. Matarazzo aveva terminato di scontare la pena poco più di un mese prima di essere ucciso.
La Dinamica del Delitto
Giuseppe Matarazzo, 45 anni, pastore di Frasso Telesino, fu assassinato con colpi di pistola davanti alla sua abitazione nella contrada Selva. I familiari della vittima sono rappresentati dall’avvocato Antonio Leone. Iorillo, difeso dagli avvocati Raimondo Salvo e Renato Jappelli, è accusato di aver commissionato l’omicidio per vendicare la morte della figlia.
Le Indagini e gli Sviluppi Giudiziari
Le indagini, coordinate dal pm Francesco Sansobrino (ora trasferito a Taranto) e dai carabinieri, hanno subito una svolta con la decisione della Cassazione di annullare la sentenza di assoluzione per Giuseppe Massaro e Generoso Nasta. La Corte di Assise di Appello di Napoli, il 14 marzo 2023, aveva assolto Massaro e Nasta, precedentemente condannati all’ergastolo dalla Corte di Assise di Benevento il 6 ottobre 2021.
Massaro, 59 anni, di Sant’Agata dei Goti, è accusato di aver fornito l’arma del delitto, una 357 Magnum, detenuta legalmente, e l’auto utilizzata, una Fiat Croma. Nasta, 34 anni, di San Felice a Cancello, avrebbe guidato il veicolo. L’arma del delitto fu ritrovata un mese dopo l’omicidio dai carabinieri nella cassaforte di Massaro.
L’Accusa contro Iorillo
Secondo la Procura, Iorillo avrebbe pianificato l’omicidio di Matarazzo per lungo tempo, cercando esecutori anche durante la sua detenzione. Il pm Bianco sostiene che Iorillo avrebbe pagato una somma di 20mila euro, in parte versata, a Massaro e Nasta per portare a termine l’omicidio. Per allontanare i sospetti, Iorillo avrebbe creato un alibi incontrando terze persone il pomeriggio e la sera del delitto.
Prossimi Passi
Il 24 novembre, il gup Loredana Camerlengo deciderà se rinviare a giudizio Lucio Iorillo. Intanto, le famiglie delle vittime e gli imputati attendono con apprensione l’evoluzione di questa complessa vicenda giudiziaria, che potrebbe portare nuove rivelazioni e sviluppi.