Con un totale impressionante di 23.037 reati ambientali accertati nel periodo dal 2018 al 2022, la regione della Campania si piazza al primo posto in Italia per questo sconcertante primato. I dati, resi pubblici da Legambiente in occasione della XXIX giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, rivelano una realtà preoccupante che richiede una risposta decisa e coordinata a livello locale, nazionale e sovranazionale.

Questi numeri sottolineano l’ormai diffusa presenza dell’ecomafia, un fenomeno che va oltre i confini regionali per radicarsi su scala nazionale e globale. È evidente che sia necessario un impegno congiunto per contrastare questo fenomeno criminale che mina la salute ambientale e la sicurezza delle comunità.

Nella classifica di Legambiente, la Campania emerge come la regione con il più alto numero di reati ambientali accertati, seguita dalla Sicilia con 16.579 reati, dalla Puglia con 16.282 e dalla Calabria con 13.926. Questi dati mettono in luce una tendenza preoccupante nel Mezzogiorno d’Italia, con una forte presenza di reati ambientali.

Un altro settore fortemente colpito è il ciclo del cemento, dove la Campania registra il maggior numero di illegalità con 7.360 segnalazioni. Anche in questo caso, le regioni del Sud Italia dominano la classifica, con la Puglia al secondo posto e la Calabria al terzo.

Nella gestione dei rifiuti, la Campania continua a primeggiare con 8.461 reati, seguita dalla Puglia e dal Lazio. Questi dati evidenziano la necessità di un intervento urgente e coordinato per contrastare la criminalità ambientale e proteggere l’ambiente e la salute pubblica.

Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, sottolinea l’importanza di intensificare le attività di prevenzione e controllo, oltre all’implementazione di normative più stringenti per contrastare efficacemente la criminalità ambientale. La nuova direttiva europea sui crimini ambientali offre un’opportunità per rafforzare la lotta contro l’ecomafia, ma è essenziale che venga recepita e attuata tempestivamente. Solo con un impegno congiunto e determinato sarà possibile contrastare efficacemente questa minaccia e proteggere il nostro ambiente per le generazioni future.