Nella notte tra il 21 e il 22 febbraio dello scorso anno, un tragico evento ha scosso la tranquilla piazza De Michele a Macerata Campania. Un giovane diciottenne, residente nella provincia di Caserta, è finito brutalmente aggredito da un gruppo di ragazzi mentre si trovava in compagnia di amici. La vittima ha subito gravi lesioni, tra cui la frattura scomposta delle ossa nasali, in seguito a una serie di colpi ricevuti al volto e a un sequestro di persona. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con la procura locale, hanno portato all’individuazione e all’arresto dei presunti responsabili dell’aggressione.
Secondo il racconto della vittima, il gruppo di aggressori è improvvisamente comparso alle sue spalle, come in un’imboscata, e ha perpetrato l’aggressione in modo violento e premeditato. Tra i quattro arrestati figura Saverio Padovano, 25 anni di Marcianise, identificato come il più aggressivo del gruppo e accusato di lesioni personali, violenza privata e sequestro di persona. Gli altri tre complici, Mattia Larino, 23 anni, Domenico Piccirillo, 22 anni, e Leonardo Marino, 20 anni, tutti residenti a Macerata Campania, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta. Tuttavia, un quinto membro del gruppo rimane ancora non identificato.
Il giudice per le indagini preliminari Emilio Minio ha qualificato l’aggressione come una “spedizione punitiva” e ha sottolineato la brutalità dell’azione compiuta dai giovani aggressori nei confronti della vittima. Dalle immagini raccolte, si è potuto osservare uno degli aggressori trascinare il giovane per i capelli attraverso la piazza, per poi gettarlo violentemente nel bagagliaio di un’automobile, lasciandolo poi a terra in uno stato di semi-incoscienza. La vittima ha ribadito di non aver ricevuto richieste di denaro da parte degli aggressori, ma di essere rimasto vittima di una violenza gratuita e ingiustificata.