Recentemente si è discusso dei vari bonus a cui hanno diritto i beneficiari dell’Assegno di Inclusione, tra cui il sostegno al reddito tramite la Carta Acquisti e il programma di Supporto per la Formazione e il Lavoro. Tuttavia, un bonus che merita particolare attenzione è quello destinato a coloro che decidono di mettersi in proprio. Simile a quanto avveniva con il Reddito di Cittadinanza, anche i beneficiari dell’Assegno di Inclusione hanno diritto a un incentivo per avviare un’attività di lavoro autonomo o una piccola impresa individuale.

Chi può richiedere il bonus?

Questo bonus è destinato a coloro che ricevono l’Assegno di Inclusione e decidono di intraprendere un’attività autonoma o di avviare una società cooperativa. Tuttavia, l’attività deve essere avviata entro i primi 12 mesi di fruizione dell’Assegno di Inclusione, che ha una durata di 18 mesi, rinnovabile ogni 12 mesi.

Qual è l’importo del bonus?

Il bonus può arrivare fino a 3.000 euro, ma il calcolo dipende dall’importo dell’Assegno di Inclusione. L’incentivo corrisponde all’importo dell’Assegno di Inclusione, fino a un massimo di 500 euro al mese, moltiplicato per 6.

Ad esempio, se si ricevono 200 euro di Assegno di Inclusione, si avrà diritto a un bonus di 1.200 euro.

Come funziona il bonus insieme all’Assegno di Inclusione?

Il bonus è cumulabile con l’Assegno di Inclusione e non comporta una penalizzazione immediata dell’assegno. Tuttavia, i redditi da lavoro autonomo influenzeranno il reddito familiare e comporteranno un ricalcolo dell’importo dell’Assegno di Inclusione.

In pratica, l’avvio di un’attività autonoma deve essere comunicato all’INPS entro il giorno prima dell’inizio dell’attività stessa. Successivamente, entro il 15° giorno successivo al termine di ciascun trimestre, bisogna comunicare il reddito ottenuto dall’attività.

Il reddito da lavoro autonomo concorre al reddito familiare solo per la parte che supera i 3.000 euro annui. Al di sotto di questa soglia, l’Assegno di Inclusione non subisce tagli.

Superata la soglia di 3.000 euro annui, la differenza viene aggiunta al reddito familiare e influenzerà l’importo dell’integrazione.