L’attesa per il Bonus Benzina da 80 euro, un’agevolazione annunciata dal Governo per alleviare la spesa al distributore dei cittadini meno abbienti, continua ad essere oggetto di incertezza e attesa. Questa misura, inclusa nel decreto Energia che è entrato in vigore a fine settembre, era destinata ai beneficiari della social card ‘Dedicata a Te’. L’obiettivo principale era offrire un supporto finanziario per l’acquisto di carburante o abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.
Tuttavia, nonostante il decreto legislativo contenesse disposizioni che richiedevano la pubblicazione di un decreto attuativo entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore, tale documento non è ancora emesso. Questo ritardo ha comportato l’assenza dell’erogazione del bonus stesso, lasciando i beneficiari nell’incertezza riguardo ai tempi e alle modalità di accesso a questa agevolazione.
L’attesa per il decreto attuativo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Agricoltura, ha generato dubbi e domande circa la reale implementazione di questa misura di supporto.
Inizialmente proposto come una soluzione per contrastare l’aumento dei prezzi del carburante, la mancanza di un chiaro sviluppo su questa iniziativa ha lasciato molti a interrogarsi sulla sua effettiva realizzazione.
Oltre alle incertezze legate alla pubblicazione del decreto attuativo, sorgono interrogativi sull’attuale necessità di questa misura. Con i prezzi del carburante che sono tornati a livelli più accettabili rispetto a quelli preoccupanti di settembre, alcuni si domandano se questa agevolazione sia ancora opportuna.
Tuttavia, è importante sottolineare che il decreto legislativo specifica uno stanziamento di 100 milioni di euro per l’anno in corso, mettendo a rischio questi fondi nel caso in cui l’agevolazione non sia resa disponibile entro la fine dell’anno.
La social card ‘Dedicata a Te’, sulla quale si prevede di caricare il Bonus Benzina da 80 euro, è stata destinata a circa 1,3 milioni di famiglie italiane con un ISEE fino a 15 mila euro. Tuttavia, la questione sull’effettiva attivazione della carta da parte dei beneficiari rimane aperta, potenzialmente limitando il numero di persone effettivamente idonee a ricevere questo sostegno finanziario.