Una scena di violenza si è consumata ieri mattina presso l’ospedale Umberto I, a seguito di un tentativo di una famiglia di portare via la salma di un proprio caro senza attendere i tempi previsti dalla legge. Tale comportamento ha provocato un’aggressione a un addetto alla sala mortuaria, scatenando un’indagine delle forze dell’ordine. La famiglia, residente nell’Agro nocerino, ha cercato di trasferire immediatamente il defunto a casa dopo aver appreso del decesso, richiesta non permessa per legge poiché prevede un tempo d’attesa che varia dalle sei alle dodici ore. Nonostante le spiegazioni del personale ospedaliero, diversi membri della famiglia hanno reagito con violenza, colpendo l’addetto alla sala mortuaria con un mazzo di chiavi, causandogli una ferita alla testa che ha richiesto punti di sutura.

Purtroppo, questo non è un caso isolato. Già in passato, un infermiere era finito aggredito da un paziente nel pronto soccorso, mettendo in discussione la sicurezza dei professionisti sanitari. Questi episodi riportano all’attenzione la necessità di una maggiore sicurezza negli ospedali, un problema che non è stato completamente risolto nel tempo.

I sindacati, tempo fa, avevano sollevato la mancanza di personale nel presidio di polizia e l’assenza di una guardia giurata stabile presso il pronto soccorso. Questi fatti dimostrano la fragilità del sistema di sicurezza all’interno dell’ospedale di Nocera, nonostante la grande affluenza di pazienti che si registrano mensilmente.

Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando sull’aggressione di ieri mattina per identificare tutti i responsabili.