Un’ombra di mistero si è distesa sul tragico omicidio del professore di Scienze Motorie, Pietro Caprio, avvenuto di recente a Minturno. L’uomo è ritrovato carbonizzato nel pomeriggio di sabato in un’auto incendiata a Baia Domizia, sconvolgendo la comunità locale. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un ordine di fermo per Angelo Gentile, un ex operaio pensionato di 82 anni, residente a Baia Domizia, sospettato dell’omicidio del docente. L’anziano ha respinto le accuse e si presume la sua innocenza fino a una sentenza definitiva.

Le indagini suggeriscono che il possibile movente dietro l’omicidio possa essere un vecchio debito sorto tra il professore Caprio e l’anziano Gentile. Quest’ultimo ha dichiarato agli inquirenti di aver avuto un debito di 10.000 euro con Caprio nel 2002 e di aver restituito una somma di 50.000 euro nel corso del tempo, estinguendo il debito a settembre 2023. La disparità tra le due cifre ha sollevato sospetti tra gli investigatori.

L’anziano ha smentito di aver commesso l’omicidio, sostenendo di non aver mai avuto problemi con Caprio. Tuttavia, le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno evidenziato un incontro tra i due presso via Pietre Bianche, dove è ritrovata l’auto incendiata.

Le riprese mostrano le vetture dell’anziano e del professore che si dirigono verso un canneto in quella zona, ma solo la vettura dell’anziano esce in seguito. L’uomo, assistito dal suo avvocato, ha negato di aver utilizzato l’auto del docente, dichiarando di essere rimasto a casa in quegli orari e successivamente avvalendosi del diritto di non rispondere.

L’anziano Gentile è stato fermato e si trova attualmente in custodia preventiva nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Gli inquirenti hanno sequestrato due fucili da caccia in possesso dell’uomo per ulteriori indagini balistiche, al fine di chiarire il loro coinvolgimento nell’omicidio.

Si sospetta che Caprio sia stato ucciso prima che il suo cadavere fosse bruciato nell’auto. Per scoprire la causa esatta della morte del professore, si dovrà attendere l’autopsia.