Una tragica scoperta ha scosso la località balneare di Baia Domizia, nell’alto Casertano, quando un cadavere carbonizzato è ritrovato all’interno di una Dacia Duster in fiamme nella via Pietra Bianca. Gli eventi hanno scatenato una risposta immediata da parte delle forze dell’ordine, con l’intervento dei carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca e della sezione rilievi del nucleo investigativo di Caserta.
Al momento, l’identità della vittima rimane avvolta nel mistero. Tuttavia, poiché l’auto è registrata a nome di un’anziana donna di 83 anni residente a Cellole, sorge l’ipotesi che la vittima possa essere suo figlio, un uomo di 58 anni di nome Pietro Caprio, insegnante di Educazione Fisica in un istituto scolastico di Minturno. Si è smarrita ogni traccia di lui fin dalla tarda mattinata di venerdì, aggiungendo ulteriore preoccupazione a questa inquietante vicenda.
Gli investigatori stanno esaminando diverse ipotesi, tra cui quella che la vittima sia deceduta prima che l’auto fosse incendiata. Allo stato attuale delle indagini, non è esclusa alcuna possibilità riguardo alle cause della morte.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo su questo caso e ha disposto l’autopsia sul corpo, in quanto non si può escludere neanche la possibilità di un omicidio. I carabinieri stanno conducendo indagini approfondite sulla vita del docente, il quale sembra essere svanito nel nulla da oltre 24 ore, cercando di ottenere informazioni da conoscenti e familiari.
Al momento, si attende l’esito degli esami sul cadavere per stabilire con certezza l’identità della vittima, un’operazione che si preannuncia estremamente complessa date le condizioni in cui è ritrovato il corpo, completamente carbonizzato. L’unico punto di partenza per le indagini sembra essere l’intestataria dell’auto, una donna anziana. I resti della vittima sono stati trasferiti all’istituto di medicina legale di Caserta per ulteriori accertamenti.