La Manovra 2024 ha suscitato incertezze e preoccupazioni riguardo agli incentivi, ma ha anche confermato la sopravvivenza di alcuni sostegni, incluso il Bonus Tari. Quest’ultimo è un’agevolazione economica che mira a ridurre la spesa per i rifiuti, specialmente per i nuclei familiari in condizioni economiche difficili.

Confermato anche per il 2024 insieme al bonus idrico, alla riduzione sui costi di luce e gas, lo sconto Tari rientra nel pacchetto di agevolazioni sociali per le famiglie con Isee basso. L’articolo 57bis del Decreto fiscale delinea la normativa relativa alla TARI, specificando i “coefficienti e termini per la deliberazione del piano economico finanziario delle tariffe”. Si sottolinea che l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) garantisce ai nuclei domestici con difficoltà economiche l’accesso a condizioni tariffarie agevolate per il servizio di gestione dei rifiuti.

Chi ha diritto a questo beneficio? I nuclei familiari con un ISEE ridotto possono accedere al bonus Tari. La misura è destinata a:

Famiglie con un ISEE fino a 8.265 euro.
Famiglie numerose con un ISEE fino a 20.000 euro.
Coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza o la Pensione di Cittadinanza.
È importante sottolineare che non è necessario presentare domanda per ottenere il Bonus Tari. L’assegnazione avviene automaticamente per coloro che soddisfano i requisiti specificati. Tuttavia, è fondamentale che l’Isee sia in corso di validità.

Inoltre, il Decreto fiscale prevede la possibilità di rateizzare i pagamenti per alcuni utenti in situazioni particolari:

Coloro che ricevono il bonus sociale per disagio economico per luce, gas e acqua.
Utenti in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dalle autorità locali.
Quando l’importo addebitato supera del 30% il valore medio delle fatture emesse negli ultimi due anni.