Pur di portare a casa un “souvenir” dalla loro visita al Vesuvio, diversi turisti non esitano a spaccare quel che resta delle colate laviche, oggi solidificate, per appropriarsi indebitamente delle pietre vulcaniche.Una denuncia presentata da alcuni cittadini e girata alla polizia dal deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Porta a conoscenza della denuncia arrivatagli da una persona, che ha spiegato come non sia rari i casi in cui i visitatori del gran cono commettono il furto di pietre laviche, ottenute spaccando le colate antiche di lava e le cosiddette “macere” dei muretti a secco, costruiti con la stessa tecnica della antiche mura greche. Le pietre rubate servirebbero per abbellire i giardini di singole abitazioni, come indicano anche le scie delle pietre portate via.
“Abbiamo allertato la polizia su tale vicenda – afferma Borrelli – augurandoci che in zona siano attive le videocamere di sorveglianza in modo da poter incastrare i predatori. Ci aspettiamo, in ogni caso, interventi e prevenzione visto che anche in passato si sono registrati simili episodi”.