Due individui, una donna di 38 anni e un uomo di 30 anni, entrambi residenti a Napoli, sono posti agli arresti domiciliari in seguito a una serie di reati che includono spendita di banconote falsificate, furto, e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. L’ordine di custodia cautelare è emesso da Vincenzo Landolfi, il giudice per le indagini preliminari (gip), su richiesta della procuratrice Marilia Capitanio. Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Amorosi. Le autorità hanno identificato ventitré vittime di questi reati, avvenuti tra maggio 2022 e maggio 2023 in diverse località, tra cui Cautano, Amorosi, Sant’Agata dei Goti, Cerreto Sannita, Marcone, Telese Terme, Dugenta, Solopaca e Ruviano. Le vittime hanno denunciato gli episodi alle stazioni dei carabinieri competenti.

L’inchiesta è supportata dalla raccolta di prove, compresi filmati provenienti da telecamere di sorveglianza pubblica e privata, oltre al sequestro delle banconote false e alle relative verifiche condotte dal Nucleo Antisofisticazioni di Napoli. Gli investigatori hanno anche eseguito una serie di escussioni e identificato i sospetti attraverso immagini fotografiche, consentendo loro di ricostruire l’intera vicenda.

Secondo gli inquirenti, i due indagati avrebbero immesso nel circuito commerciale un notevole quantitativo di banconote false da 100 euro, le quali erano utilizzate per l’acquisto di prodotti alimentari, articoli di bellezza, consumazioni e prodotti farmaceutici. Questa truffa ha colpito piccole attività commerciali che, in cambio di una banconota da 100 euro usata per acquisti da 8 a 20 euro, avrebbero restituito il resto ai truffatori.

Gli episodi si sono verificati in diverse zone, comprese Valle Telesina, Valle Isclero, e alto Tammaro, coinvolgendo numerosi negozi e attività locali. Le indagini hanno rivelato che le banconote false erano state contraffatte utilizzando una stampante Ink-Jet per i grafismi e un toner per i numeri di serie del biglietto. Erano inoltre caratterizzate da un buon effetto cromatico complessivo e una discreta imitazione degli elementi di sicurezza, abbastanza convincenti da ingannare il pubblico.