Questa torrida estate si è rivelata un periodo di sfide e difficoltà per l’erogazione idrica, soprattutto nelle aree gestite dalla Gori. Tra i mesi di luglio e agosto, caratterizzati da calore intenso e tassi di umidità elevati, la Gori ha dovuto affrontare numerosi problemi legati a guasti e lavori programmati che hanno portato alla sospensione dell’approvvigionamento idrico. Questa situazione ha causato disagi e preoccupazioni tra la cittadinanza, che si è trovata a dover affrontare non solo le condizioni climatiche estreme, ma anche la mancanza di acqua. Dal sito Gori Acqua è possibile notare la grande mole di avvisi all’utenza, dove in meno di due mesi si superano i 300 messaggi appunto tra guasti e sospensioni per vari motivi. Davvero troppi.

I guasti improvvisi hanno dominato la scena, in un’atmosfera di estate particolarmente calda e caratterizzata da cicloni africani che hanno ulteriormente complicato la situazione. La Gori, responsabile dell’erogazione idrica in 74 comuni tra le province di Napoli e Salerno, ha affrontato la sfida – purtroppo con scarsi risultati e spesso in emergenza – di mantenere l’approvvigionamento idrico funzionante in un contesto ambientale difficile. Nonostante gli sforzi dell’azienda, la frequenza dei guasti ha generato un disagio costante per i cittadini, costretti a far fronte all’assenza di acqua in momenti critici.

Tra le principali problematiche, si sono verificati guasti improvvisi che richiedevano interventi di riparazione e manutenzione. Tuttavia, in alcune situazioni, si sono presentate circostanze più complesse, come nel caso di Torre del Greco e Santa Maria la Carità. Qui, i lavori di riparazione si sono protratti oltre il previsto, causando ulteriori difficoltà per la popolazione locale. La necessità di migliorare la rete idrica è evidente, ma i vecchi problemi infrastrutturali e di manutenzione emergono con forza, mettendo in luce la fragilità degli impianti e la difficoltà nel soddisfare le esigenze di oltre un milione di cittadini serviti dall’azienda.