A Serino, situata nella provincia di Avellino, un’attività di produzione di alimenti da forno è finita sotto i riflettori delle autorità locali per una pratica discutibile: l’utilizzo di rifiuti speciali come combustibile nei forni del panificio. Questa pratica, oltre a destare preoccupazioni ambientali, ha portato alla sospensione dell’attività e all’apertura di un’indagine giudiziaria da parte delle autorità competenti. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Serino, in collaborazione con il personale dell’ASL di Avellino, hanno portato alla luce l’uso scorretto dei rifiuti speciali nell’attività di panificazione. Il titolare dell’attività è deferito all’Autorità Giudiziaria per l’infrazione compiuta e per le conseguenze ambientali potenzialmente dannose della pratica.
L’utilizzo di rifiuti speciali come combustibile per alimentare i forni da panificio rappresenta un grave rischio ambientale. Tra i materiali utilizzati vi sono scarti di lavorazione del legno, profilati in legno, cornici e segatura, che sono stati bruciati per generare calore. Tuttavia, questa pratica non solo viola le normative ambientali e sanitarie, ma potrebbe anche avere impatti negativi sulla qualità dei prodotti alimentari stessi.
L’uso di materiali non idonei, come la segatura e le cornici in legno, potrebbe rilasciare sostanze nocive nell’ambiente circostante, compromettendo la qualità dell’aria e dell’ecosistema locale. Inoltre, il processo di combustione di questi materiali potrebbe generare emissioni inquinanti e rilasciare particolato atmosferico, contribuendo alla formazione dell’inquinamento atmosferico.
Le autorità hanno agito prontamente, sospendendo l’attività e sequestrando cinque grandi sacchi contenenti i rifiuti speciali utilizzati come combustibile, stimati a circa 10 quintali. Questa azione dimostra l’impegno delle autorità nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica, nonché nella prevenzione di pratiche dannose e illegali nel settore alimentare.