Con l’approvazione della delega fiscale da parte del Parlamento italiano, la riforma della tassazione proposta dal governo guidato da Giorgia Meloni sta entrando in una fase decisiva. Il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha confermato l’intenzione dell’esecutivo di semplificare il sistema fiscale, riducendo il numero di aliquote dell’Irpef da quattro a tre. Questo passo è parte di un percorso che potrebbe gradualmente portare verso l’implementazione di una flat tax, pur rispettando i principi di progressività sanciti dalla Costituzione.
La legge delega fiscale, che avrà una durata di due anni, stabilisce gli obiettivi principali della riforma senza generare ulteriori oneri finanziari per le finanze pubbliche o aumenti della pressione fiscale complessiva. L’obiettivo principale sembra essere la revisione delle esenzioni fiscali, che attualmente costano circa 165 miliardi di euro. I primi passi concreti di questa riforma sono previsti con la prossima legge di Bilancio, e l’attenzione è ora focalizzata sulla Nadef (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), che sarà pubblicata alla fine di settembre. Questa nota dovrebbe fornire un quadro più chiaro dei numeri e dei dettagli delle modifiche fiscali.
Una delle principali modifiche previste riguarda la riduzione delle fasce di aliquote dell’Irpef. Attualmente, ci sono quattro aliquote (23%, 25%, 35% e 43%), ma l’obiettivo è semplificare il sistema riducendole a tre. Si prevede anche l’ampliamento del primo scaglione di reddito, che è attualmente applicato ai primi 15.000 euro di reddito. Questo potrebbe portare a un aumento delle buste paga per molti contribuenti. Tuttavia, l’effettiva portata dei benefici dipenderà da quanti contribuenti rientreranno nell’area di riduzione fiscale. L’accorpamento delle due fasce di aliquote più basse (23% e 25%) sembra meno probabile, ma anche una modifica più modesta potrebbe portare a un guadagno annuale di circa 200 euro in busta paga per coloro che rientrano nella fascia di reddito interessata.
Durante l’ultimo passaggio alla Camera dei Deputati, sono apportate alcune modifiche aggiuntive alla proposta. È stabilito l’impegno a considerare nella revisione e riduzione dell’Irpef anche la composizione dei nuclei familiari, tenendo conto in particolare delle situazioni in cui è presente una persona con disabilità. Sono state anche incluse considerazioni per coloro che possiedono una casa (in proprietà o in affitto) o che hanno effettuato lavori per l’efficientamento energetico. Queste modifiche, se confermate, potrebbero tradursi in ulteriori risparmi per i contribuenti interessati.





