Il Senato italiano ha dato il via libera definitivo alla legge volta a contrastare lo streaming illecito di film, concerti, serie TV e altri contenuti audiovisivi, nonché di articoli giornalistici coperti dal diritto d’autore e eventi. Questa importante iniziativa, sancita da un voto unanime, rappresenta un passaggio cruciale nella lotta contro il fenomeno della pirateria online, che provoca gravi danni economici all’industria culturale del paese.
I reati legati alla pirateria online saranno ora puniti con la reclusione da sei mesi a tre anni e con una multa che può variare tra i 2.582 euro e i 15.493 euro. Queste sanzioni riflettono l’importanza di contrastare in modo deciso un fenomeno che rappresenta una perdita di oltre 1,7 miliardi di euro di fatturato ogni anno per l’Italia, con mancati introiti fiscali stimati intorno ai 319 milioni di euro e una conseguente perdita di posti di lavoro, con circa 9.400 occupazioni messe a rischio.
Solo nel settore dei contenuti audiovisivi, nel 2022 si sono registrati circa 345 milioni di violazioni, ben 30 milioni in più rispetto all’anno precedente. Questi numeri evidenziano l’entità del problema e la necessità di adottare misure efficaci per contrastarlo.
Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, ha commentato che l’intervento legislativo era doveroso per tutelare il diritto d’autore e i diritti di trasmissione. Ha anche sottolineato che sarà necessario seguire e aggiornare costantemente la normativa per rimanere al passo con le evoluzioni del settore, ma questa legge rappresenta un primo passo fondamentale nella difesa di un segmento strategico dell’economia culturale e audiovisiva italiana.
Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, ha evidenziato che coloro che navigano su siti pirata non solo commettono un reato, ma mettono anche a rischio i loro dati bancari, sanitari, di domotica domestica e altro, che finiscono nelle mani di associazioni criminali. Questo sottolinea l’importanza di contrastare la pirateria online non solo per motivi economici, ma anche per la protezione dei dati personali degli utenti.
La legge conferisce nuovi poteri all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che ora ha il compito di emanare un regolamento per bloccare le piattaforme che diffondono illegalmente eventi live o contenuti giornalistici. L’Agcom può ordinare l’oscuramento immediato dei siti che trasmettono illegalmente i contenuti, entro un intervento “tempestivo” di massimo 30 minuti, sulla base delle segnalazioni dei titolari dei diritti. Inoltre, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale supporterà l’Agcom per potenziare il monitoraggio, l’individuazione e la repressione dei crimini online legati all’IPTV, ai siti e alle applicazioni pirata. La legge prevede anche misure di contrasto al camcording, ovvero le riprese private di film nelle sale cinematografiche.
L’articolo 1 della legge contiene i principi che ispirano le norme, tra cui il riconoscimento, la tutela e la promozione della proprietà intellettuale in tutte le sue forme, la salvaguardia del diritto d’autore, il sostegno economico alle imprese, agli autori e agli artisti, la responsabilizzazione degli intermediari di rete per contrastare efficacemente la pirateria e la tutela della segretezza delle comunicazioni. L’Agcom ha il potere di ordinare ai fornitori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi illegalmente, anche attraverso provvedimenti cautelari d’urgenza.
Infine, un ordine del giorno presentato da Claudio Lotito (FI) e approvato dal governo impegna l’esecutivo a varare un decreto legge con misure ancora più stringenti per contrastare la pirateria online.





