L’ospedale di Nola, con il suo reparto di cardiologia diretto dal dottor Luigi Caliendo, si posiziona come una delle prime strutture ospedaliere pubbliche del Sud Italia ad adottare il sistema ad energia pulsata (Farapulse) per il trattamento terapeutico della fibrillazione atriale. Questa innovativa tecnologia consente di eseguire l’isolamento delle vene polmonari, come richiesto dalle linee guida attuali, attraverso un’unica applicazione (single shot), riducendo i tempi procedurali e minimizzando le potenziali complicanze.
La Napoli 3 Sud, azienda ospedaliera che comprende l’ospedale di Nola, sottolinea l’orientamento verso le nuove tecnologie che consentono significativi progressi nell’erogazione di servizi sanitari efficaci e sicuri per i pazienti. Grazie al sistema ad energia pulsata, si ottengono notevoli miglioramenti in termini di funzionalità, sicurezza e maneggevolezza per i clinici, nonché di efficacia e sicurezza per i pazienti. La durata della procedura e i tempi di degenza dei pazienti risultano ridotti, permettendo anche significativi risparmi ed efficienza.
Il sistema ad energia pulsata, utilizzando onde selettive e precise, consente di modificare in modo selettivo il substrato aritmico, preservando le strutture adiacenti. Questa modalità riduce in modo significativo le potenziali complicanze procedurali, come dimostrato da diversi trial clinici e studi internazionali. La fibrillazione atriale, uno dei disturbi più comuni del ritmo cardiaco, colpisce principalmente gli anziani, con una prevalenza che varia dall’1,3% per i pazienti sotto i 65 anni al 9-10% per quelli oltre i 76 anni. Questa condizione è responsabile del 20% degli ictus ischemici e può influire negativamente sulla quantità di sangue pompato dal cuore.