Il bonus donne separate 2023 è in realtà una misura nota come “bonus per genitori separati o divorziati”, che può essere richiesta sia dalle donne che dagli uomini, a patto che siano soddisfatti determinati requisiti obbligatori. I beneficiari del bonus donne separate 2023 sono i genitori separati o divorziati che si trovano in una situazione di grave difficoltà economica e che non sono più in grado di pagare l’assegno di mantenimento per i propri figli a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il paese negli anni scorsi.

Il bonus è un assegno mensile di 800 euro che corrisponde all’importo dell’assegno di mantenimento non pagato durante il periodo emergenziale del Coronavirus. Tuttavia, è necessario soddisfare determinati requisiti per poter beneficiare del bonus.

Per i genitori che mantengono, è richiesto che abbiano interrotto o ridotto la propria attività lavorativa per almeno 90 giorni durante la pandemia, con una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al 2019.

Per i genitori che ricevono il mantenimento, devono trovarsi in uno “stato di bisogno” e non aver ricevuto l’assegno di mantenimento parzialmente o totalmente dal 8 marzo 2020 al 31 marzo 2022. Inoltre, il reddito del genitore separato deve essere inferiore o uguale a 8.174 euro durante quel periodo.

L’importo massimo mensile del bonus donne separate 2023 è di 800 euro, pagato in un’unica soluzione. Il bonus può essere corrisposto per un massimo di 12 mensilità, arrivando a un importo totale di 9.600 euro.

Attualmente, la procedura ufficiale per presentare la domanda non è ancora stata resa nota. Si consiglia di attendere ulteriori informazioni dal Dipartimento per le politiche della famiglia riguardo alle modalità di presentazione della domanda.

Al momento della richiesta di accesso al bonus donne separate, potrebbe essere richiesto di fornire informazioni anagrafiche, copia del documento di identità, codice fiscale, IBAN del conto corrente, importo dell’assegno di mantenimento spettante e non versato, nonché i redditi percepiti. Sarà inoltre richiesta una certificazione che attesti il diritto effettivo del genitore separato ad usufruire dell’assegno di mantenimento.