In un’operazione congiunta, la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Salerno. L’azione mirava a reprimere le attività di un’associazione criminale specializzata nel traffico di stupefacenti e nell’introduzione di telefoni cellulari all’interno della Casa Circondariale di Salerno. Complessivamente, sono arrestate 56 persone coinvolte in questa vasta rete criminale.

Lo scenario criminale

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, hanno quindi svelato un sistema sofisticato e organizzato all’interno della casa circondariale, dove i detenuti gestivano attività illegali al di fuori delle celle. L’associazione criminale operava da tempo, perpetrando reati di varia natura, inclusi traffico di stupefacenti, associazione per delinquere e l’utilizzo di telefoni cellulari all’interno del carcere.

Uno degli aspetti più preoccupanti di questa organizzazione criminale era il traffico di stupefacenti all’interno della Casa Circondariale di Salerno. Le indagini hanno evidenziato che i membri dell’associazione riuscivano ad introdurre droghe all’interno del carcere, sfruttando varie modalità, comprese quelle creative come l’uso di pacchi nascosti nelle consegne alimentari o nelle lettere provenienti dall’esterno. Una volta all’interno del carcere, la droga veniva distribuita tra i detenuti, alimentando un mercato illegale di stupefacenti dietro le sbarre.

Utilizzo di telefoni cellulari in carcere

Oltre al traffico di droga, un altro aspetto rilevante dell’operazione riguardava l’utilizzo di telefoni cellulari all’interno della casa circondariale. I detenuti coinvolgono in modo attivo dispositivi mobili illegalmente introdotti, che consentono loro di mantenere contatti con l’esterno, coordinare attività criminali e persino organizzare operazioni illegali anche al di fuori del carcere. Questo utilizzo illecito dei telefoni cellulari mina l’efficacia delle misure di sicurezza e rappresenta una minaccia per l’ordine e la legalità all’interno della struttura penitenziaria.

L’operazione congiunta della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria ha portato all’arresto di 56 persone coinvolte in queste attività illegali. Gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, dimostrando una stretta collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare la criminalità organizzata all’interno del sistema penitenziario.