In Italia, il reddito di cittadinanza è un sostegno economico fornito dallo Stato a chi si trova in situazioni di difficoltà economica. Tuttavia, come spesso accade in questi casi, il sistema può essere soggetto ad abusi. Nel solo mese di marzo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno scoperto 57 casi di persone che avevano ottenuto il reddito di cittadinanza in modo illecito. Tra i casi scoperti, ci sono anche persone vicine a clan camorristici, come tre individui ritenuti contigui ai sodalizi criminali Cava e Graziano, attivi nel Vallo di Lauro. Questo dimostra ancora una volta come le organizzazioni criminali riescano a infiltrarsi in diversi settori della società, anche in quello sociale.
Le persone coinvolte sono deferite in stato di libertà alle competenti Procure, e sono ritenute responsabili di false dichiarazioni, omessa comunicazione di informazioni dovute, omessa comunicazione di variazioni di reddito o di patrimonio. Si tratta di reati molto gravi, che pregiudicano non solo la solidità del sistema del reddito di cittadinanza, ma anche il benessere della comunità nel suo insieme.
Secondo le verifiche effettuate, le persone coinvolte hanno illecitamente percepito circa 571mila euro di contributi. Tuttavia, grazie all’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli forniti dal comune di residenza, è stato possibile riscontrare il possesso da parte dei richiedenti dei requisiti previsti dalla norma, e segnalare tutto all’Inps per l’interruzione dell’elargizione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite.