La siccità rappresenta una minaccia crescente per l’agricoltura e l’industria conserviera nel Sud Italia, in particolare in Campania, a causa della riduzione delle forniture idriche disponibili. Il fenomeno è causato dalla mancanza di piogge che si sta verificando nelle aree del Centro Nord, in particolare nella Pianura Padana, e che sta influenzando l’intera filiera agroalimentare italiana. La carenza di acqua sta già provocando un calo della produzione di alcune colture nei territori maggiormente colpiti, e in particolare di quelle utilizzate come base della dieta mediterranea, come il grano duro per la pasta e la salsa di pomodoro. Coldiretti, l’associazione italiana degli agricoltori, ha avvertito del rischio di una riduzione delle forniture alimentari e ha sottolineato l’importanza di preservare i sistemi agricoli per garantire la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

Tra le colture che richiedono maggiormente acqua c’è quella del pomodoro, che rappresenta una componente importante dell’industria conserviera campana. La riduzione della produzione dovuta alla siccità potrebbe causare un aumento dei prezzi e una riduzione dell’offerta per i consumatori. Inoltre, l’industria conserviera campana potrebbe essere costretta a cercare materie prime in altre regioni, aumentando i costi e riducendo la competitività del settore.

La situazione è particolarmente critica per le aziende che operano nell’industria conserviera campana, che si preparano alla campagna estiva di trasformazione del pomodoro. Questa attività richiede una grande quantità di acqua e la riduzione della produzione potrebbe causare difficoltà nella gestione dei processi produttivi.

Inoltre, la situazione economica dei consumatori sta influenzando il mercato, con una maggiore attenzione al prezzo degli alimenti e una minore propensione all’acquisto di scorte. Questo potrebbe influenzare negativamente le vendite dell’industria conserviera campana, che potrebbe registrare una diminuzione delle vendite di prodotti destinati al consumo domestico.