Il vescovo delle diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, Giacomo Cirulli, ha recentemente deciso di vietare la presenza di padrini e madrine ai battesimi, alle cresime e al Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti. Secondo il vescovo, l’ufficio dei padrini e delle madrine ha perso il suo valore originario nell’odierno contesto socio-ecclesiale, poiché spesso questi sono presenti solo alla celebrazione del sacramento e non svolgono un ruolo attivo nella vita spirituale del battezzato o del cresimato. La decisione del vescovo è adottata in via sperimentale per la durata di tre anni. Questo significa che, per il momento, nella diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca non sarà possibile avere padrini e madrine ai sacramenti sopra citati.

Questa decisione ha sollevato molte reazioni, sia positive che negative, all’interno della comunità ecclesiale e non solo. Alcuni sostengono che la presenza dei padrini e delle madrine sia ancora importante per accompagnare spiritualmente i battezzati e i cresimati, mentre altri sono d’accordo con il vescovo nel considerare questa figura come una sorta di “spettatore silenzioso”.

È importante notare che il divieto dei padrini e delle madrine è imposto solo per tre anni e che si tratta di una decisione sperimentale. Ciò significa che, in futuro, potrebbe essere rivista alla luce dell’esperienza maturata in questo periodo.