L’Assegno Unico universale è un sostegno economico destinato alle famiglie con figli a carico introdotto dal governo italiano nel 2021. L’importo dell’assegno dipende dalla situazione economica del nucleo familiare e viene calcolato in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee). Per poter richiedere l’Assegno Unico nel 2023 è necessario rinnovare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro il 28 febbraio. La DSU contiene le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali necessarie per calcolare l’Isee, che a sua volta determina l’importo dell’assegno.

È importante sottolineare che se la DSU non viene rinnovata entro la scadenza del 28 febbraio, l’Inps erogherà solo l’importo minimo dell’Assegno Unico, anche se l’utente ha già presentato la richiesta dell’anno precedente. Se invece l’Isee viene rinnovato entro la scadenza, sarà possibile ottenere l’importo dell’Assegno Unico con le maggiorazioni previste in base alla fascia economica.

Inoltre, dal 1° marzo le domande di Assegno Unico presentate nel 2022 accolte e in corso di validità verranno rinnovate automaticamente, senza bisogno di presentarne una nuova. Sarà sufficiente comunicare eventuali variazioni rispetto alla situazione economica dell’anno precedente.

Se la situazione economica del nucleo familiare è peggiorata rispetto a quella del 2021, è possibile richiedere l’aggiornamento dell’Isee con il cosiddetto “Isee corrente”. L’Isee corrente tiene conto di una situazione economica recente, e i dati reddituali possono essere aggiornati in caso di licenziamento, cassa integrazione o variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%.

In sintesi, per poter richiedere l’Assegno Unico nel 2023, è necessario rinnovare la DSU entro il 28 febbraio. Chi al 1° marzo avrà già presentato l’Isee 2023 riceverà l’importo base e anche la maggiorazione senza interruzioni, mentre gli altri riceveranno l’importo minimo. È possibile richiedere l’aggiornamento dell’Isee con il “Isee corrente” se la situazione economica è peggiorata rispetto all’anno precedente. L’Isee corrente è valido per un periodo di 6 mesi salvo ulteriori variazioni.