Nel 2022 i salari e gli stipendi in Italia hanno perso mediamente circa il 10% del loro valore a causa dell’inflazione, e addirittura intorno al 12% se si analizzano i beni di prima necessità, ed è ipotizzabile una perdita simile nel 2023. Lo sostiene in un focus il Centro Studi Cub che si basa su dati Istat e di altri centri ricerca. Brutte notizie sul fronte dei tassi d’interesse, con la Bce che tira dritto. Lo fa dal palco del Forum economico mondiale. Con un governatore francese, Francois Villeroy de Galhau, che offre alla Lagarde la sponda francese per nuovi rialzi dei tassi al ritmo di mezzo punto, mentre dai partecipanti (italiani) a Davos è una corsa a ridimensionare i timori, e le accuse, piovuti da Roma sulla banca centrale.

Dunque la corsa ad aumentare di poco stipendi e pensioni davvero non basta vista la grave inflazione e gli aumenti incredibili dovuti soprattutto alla crisi energetica che attanaglia tutti.