Il costo della vita continua a crescere e molte famiglie faticano a coprire le spese essenziali. Tra le misure attualmente disponibili, l’Assegno di Inclusione rappresenta il principale sostegno economico per chi ha reddito basso o nessuna entrata. Introdotto nel 2024 e confermato anche nel 2025, può garantire un aiuto economico significativo, fino a 845 euro mensili nei casi più critici.
Negli ultimi mesi si è diffuso il messaggio secondo cui “basta la patente B per avere il bonus”. In realtà, si tratta di una semplificazione: la patente può essere usata come documento di riconoscimento, ma non è un requisito per accedere al beneficio.
A quanto può arrivare l’importo dell’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione (ADI) è pensato per i nuclei familiari in condizioni di fragilità economica. L’importo è variabile e si compone di due elementi:
Voce Importo massimo A chi spetta
Quota base mensile 541,67 euro Famiglie con redditi molto bassi
Integrazione per affitto 303,33 euro Solo per chi vive in locazione con contratto registrato
Il totale può quindi raggiungere 845 euro al mese, se il nucleo vive in affitto e rispetta tutte le condizioni previste.
Esempi possibili
• Due genitori disoccupati con figli piccoli e canone d’affitto: importo massimo riconoscibile
• Coppia anziana con pensione minima insufficiente e abitazione in affitto
Requisiti per richiedere l’ADI
Per accedere alla misura sono necessari tre criteri fondamentali:
Requisiti economici
ISEE aggiornato non superiore a 10.140 euro
Requisiti di residenza
Almeno 5 anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi 2 continuativi
Requisiti familiari
Presenza nel nucleo di almeno uno dei seguenti componenti:
Minore
Persona con disabilità
Over 60
Per chi richiede l’integrazione sull’affitto è obbligatorio un contratto regolarmente registrato.
Come presentare la domanda all’INPS
La richiesta può essere inviata tramite:
Portale INPS con SPID, CIE o CNS
CAF e patronati abilitati
Ed è qui che compare la “patente B”: non dà diritto al bonus, ma può essere utilizzata come documento di riconoscimento qualora non si abbia la carta d’identità disponibile. Il riferimento mediatico alla patente nasce quindi da un fraintendimento.
Perché molte famiglie ancora non ne usufruiscono
Una larga parte degli aventi diritto non presenta domanda per due motivi:
Mancanza di informazioni sull’ISEE e sui requisiti reali
Timore di procedure complesse
In realtà l’Assegno di Inclusione è concepito come uno strumento strutturale di inclusione sociale, destinato proprio a chi ha un reddito molto basso, vive in affitto o ha figli minori. L’accredito avviene ogni mese sul conto del beneficiario, in modo stabile e tracciabile.





