Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno portato oggi al sequestro di beni per quasi 6 milioni di euro nei confronti di Angelo Napolitano, influencer e amministratore della società che gestisce Napolitano Store, punto vendita di telefoni cellulari ed elettrodomestici molto noto anche sui social.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la società avrebbe messo in piedi un sistema di vendite in nero a condizioni apparentemente vantaggiose per i clienti. Come chiarito in un comunicato del procuratore di Nola Marco Del Gaudio, gli acquisti potevano essere conclusi solo se il pagamento avveniva in contanti, preferibilmente con banconote da cento euro.
La bolletta senza valore fiscale
Al posto dello scontrino era consegnata al cliente una cosiddetta “bolletta”, priva di validità fiscale ma simile a una ricevuta regolare. Questo documento era generato da un software gestionale interno e riportava il codice IMEI del telefono acquistato.
Il meccanismo della doppia contabilità
Grazie a questo sistema, l’azienda poteva tenere una sorta di doppia contabilità: da un lato si giustificava l’uscita della merce dal magazzino, dall’altro si monitoravano le vendite e si garantiva ai clienti la possibilità di sostituire i prodotti acquistati.





