Il governo ha confermato che nel 2026 arriverà un nuovo bonus in busta paga, destinato ad aumentare il netto dei lavoratori. Gli importi precisi non sono ancora stati definiti, ma l’obiettivo è garantire un risparmio fiscale aggiuntivo rispetto allo sgravio già in vigore dal 2025, che assicura fino a 83 euro al mese.

La misura rientra nella più ampia riforma dell’Irpef, ma l’estensione ai redditi più alti dipenderà dalle risorse disponibili con la prossima legge di bilancio.

La situazione attuale: cosa è cambiato dal 2023

Con la riforma fiscale del 2023, i primi due scaglioni di reddito sono stati unificati al 23% fino a 28.000 euro. Questo ha comportato un risparmio massimo di 260 euro l’anno per i contribuenti con redditi pari o superiori a 28.000 euro.

Tuttavia, chi guadagna oltre 50.000 euro non ha beneficiato di questa riduzione: il governo ha infatti introdotto una minore detrazione di 260 euro, azzerando di fatto il vantaggio.

Cosa prevede il nuovo bonus 2026 per i redditi fino a 50.000 euro

Il piano del governo interviene sul secondo scaglione Irpef, quello tra 28.000 e 50.000 euro, oggi tassato al 35%. L’ipotesi è di ridurlo al 33%, con un risparmio massimo di 440 euro l’anno (circa 34 euro al mese) per chi arriva alla soglia dei 50.000 euro.

Il nodo dei redditi sopra i 50.000 euro

Resta da chiarire se il beneficio sarà esteso anche a chi guadagna tra 50.000 e 60.000 euro. Due gli scenari possibili:

Ripetizione del modello 2023: il governo potrebbe sterilizzare il vantaggio con una detrazione compensativa, lasciando di fatto invariata la tassazione per i redditi più alti.

Estensione del beneficio: se le risorse lo permetteranno, anche i redditi superiori ai 50.000 euro potranno beneficiare del bonus, ottenendo fino a 700 euro l’anno di risparmio fiscale (circa 53 euro al mese).

L’ipotesi di ampliamento del secondo scaglione

Un’ulteriore ipotesi allo studio è alzare il limite del secondo scaglione da 50.000 a 60.000 euro. Questo significherebbe che la fascia oggi tassata al 43% sarebbe ridotta al 33%, garantendo un risparmio del 10% su 10.000 euro di reddito.

In questo caso, i lavoratori vicini ai 60.000 euro di reddito annuo avrebbero un risparmio complessivo di circa 1.700 euro l’anno, pari a oltre 130 euro netti al mese.