Nuovi episodi di moria di pesci stanno riaccendendo le preoccupazioni sul litorale orientale di Napoli, in particolare nell’area della spiaggia nota come ex Municipio. Al momento le cause restano ignote, ma il fenomeno ricorda da vicino quanto accaduto nell’estate 2023, quando centinaia di esemplari di alaccia (Sardinella aurita) furono ritrovati morti in massa lungo la battigia.

L’ipotesi del parassita microsporidio
In quell’occasione, le analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e dall’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) individuarono come possibile causa della moria una infezione da microsporidi, un gruppo di parassiti intracellulari responsabili di malattie specie-specifiche.

La peculiarità di quell’episodio fu proprio la selettività dell’evento: a essere colpita fu una sola specie ittica, elemento che rafforzò l’ipotesi del parassita come fattore scatenante, escludendo fenomeni più generici come l’inquinamento ambientale.

Un precedente sulla costa salernitana
Un caso simile si era verificato anche sulla costa del Salernitano nell’agosto 2023, con dinamiche analoghe e un impatto rilevante sul comparto ittico locale. Da allora, il fenomeno è monitorato con attenzione dagli enti preposti alla tutela ambientale e sanitaria.

Indagini in corso
Attualmente sono in corso nuove analisi per identificare le cause dell’episodio più recente. I tecnici dell’ARPAC e i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico stanno prelevando campioni sia dall’ambiente marino che dagli esemplari ritrovati morti, al fine di escludere o confermare un ritorno dell’infezione da microsporidi.

Monitoraggio ambientale rafforzato
Le autorità locali hanno annunciato un rafforzamento del monitoraggio del litorale, invitando nel frattempo la cittadinanza alla prudenza in caso di contatti diretti con pesci spiaggiati o in avanzato stato di decomposizione.