Un’importante operazione antidroga ha portato all’arresto di 19 persone tra le province di Salerno e Potenza, smantellando due gruppi criminali dediti allo spaccio di cocaina, crack ed eroina. L’operazione è condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno, con il supporto dei Comandi territorialmente competenti, delle unità cinofile di Sarno e del 7° Nucleo Elicotteri.

Su richiesta della Procura di Salerno, il GIP del Tribunale di Salerno ha emesso un’ordinanza di misure cautelari nei confronti degli indagati: 9 di loro sono finiti in carcere, mentre 10 sono stati posti agli arresti domiciliari. Le accuse contestate vanno dall’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti alla detenzione e cessione illecita di droga.

Le Organizzazioni Criminali Coinvolte
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di due gruppi distinti, composti complessivamente da 17 persone, che gestivano il traffico e lo spaccio di stupefacenti in maniera organizzata e strutturata.

Il Primo Gruppo: La Rete degli Spacciatori “a Rotazione”
Il primo sodalizio criminale, composto da 11 persone, sarebbe guidato da una coppia di fidanzati salernitani:

Manuel Milano (27 anni)

Federica Altamura (28 anni)

Questa organizzazione controllava lo spaccio al minuto attraverso una rete di spacciatori reclutati e sostituiti periodicamente, ai quali erano fornite utenze telefoniche dedicate per la gestione delle vendite.

Uno dei principali collaboratori della coppia sarebbe stato Giuseppe Criscuolo, affiancato da diversi gregari. Inoltre, il GIP ha individuato due fornitori stabili del gruppo:

Antonio Noschese, noto come “Tonino Pupatella”

Giovanni De Crescenzo, suo nipote

Il Secondo Gruppo: La Direzione “a Distanza” di Alfonso Santaniello
Il secondo gruppo, composto da 6 persone, sarebbe gestito da Alfonso Santaniello (34 anni), originario di Scampia (Napoli).

A differenza del primo gruppo, Santaniello non partecipava direttamente allo spaccio, ma si limitava a coordinare e monitorare l’attività dei suoi principali collaboratori:

Bruno Forte

Ferdinando Natale

Questi ultimi, oltre a percepire un “stipendio” mensile di 1.000 euro, avevano a disposizione un’autovettura per gli spostamenti e si occupavano di rifornire spacciatori a Salerno, Cassino, Formia e Maddaloni.

Altri Indagati e Misure Cautelari
Oltre ai membri dei due gruppi principali, le indagini hanno coinvolto Teresa Vitolo e Daniele Abate, ai quali è applicata una misura cautelare per episodi di cessione e detenzione di droga ai fini di spaccio.

Un’Indagine Complessa e Strutturata
L’operazione ha evidenziato un modus operandi ben organizzato, con ruoli precisi all’interno delle organizzazioni criminali. Gli spacciatori erano sostituiti regolarmente, mentre i capi gestivano le operazioni senza esporsi direttamente.