Una decisione che farà storia. Il Tribunale civile di Firenze ha emesso una sentenza senza precedenti, condannando l’ASL Toscana Centro a risarcire la famiglia di Angela, una donna napoletana morta a soli 40 anni, con una somma di quasi un milione di euro. La causa del decesso è stata una diagnosi errata che ha drasticamente ridotto le sue possibilità di sopravvivenza.

Angela, residente a Napoli, si trovava a Empoli nel 2014 per motivi di lavoro. Preoccupata per un nodulo al seno, si era rivolta a un ambulatorio specialistico dell’ASL nel comune di Fucecchio. I medici le avevano diagnosticato un tumore benigno, ma la realtà era ben più tragica: si trattava di un cancro maligno.

La Lunga Battaglia di Angela
Quindici mesi dopo quella diagnosi errata, Angela si ritrovò in condizioni di salute drasticamente peggiorate. Fu solo all’ospedale Pascale di Napoli che venne alla luce l’errore: il tumore era maligno, come confermato da un ago aspirato. Da quel momento in poi, per Angela iniziò un lungo e doloroso calvario, costellato di visite mediche e terapie, che purtroppo non portarono alla guarigione. Angela morì nel 2021, lasciando dietro di sé una famiglia devastata dal dolore.

Nota per la sua bellezza e per il suo spirito combattivo, Angela era sposata e madre di due figli. Aveva fatto diverse apparizioni televisive e si era impegnata come testimonial per la Fondazione ANT, una onlus che fornisce assistenza medica gratuita ai malati di tumore e promuove progetti di prevenzione oncologica.

Il Processo e la Sentenza
La battaglia legale iniziata da Angela prima della sua morte è stata portata avanti dalla sua famiglia, culminando nella recente sentenza del Tribunale civile di Firenze. Il giudice ha stabilito che l’errore diagnostico, compiuto dall’anatomopatologo e dal suo staff nel laboratorio di Fucecchio, ha drasticamente ridotto le possibilità di sopravvivenza di Angela, scendendo sotto il 30%. Il nesso causale tra la diagnosi tardiva e il decesso è stato chiaramente riconosciuto, portando alla condanna dell’ASL Toscana Centro al risarcimento di 950mila euro, oltre agli interessi.

Le Parole della Famiglia
La figlia di Angela, Alessia, ha espresso il suo dolore sui social, condividendo quanto questa sentenza sia solo una vittoria parziale. «La mia mamma non potrà riportarmela indietro nessuno», ha scritto Alessia. «È una vittoria? Relativamente. La mia vittoria sarebbe stata quella di poter vivere la mia vita con lei accanto, di poterle parlare, gioire, e condividere momenti speciali insieme».

Le parole di Alessia evidenziano l’enorme impatto emotivo che questa tragedia ha avuto sulla famiglia, ricordando a tutti noi quanto sia cruciale l’accuratezza e la tempestività nelle diagnosi mediche.