La situazione a Napoli, nei quartieri San Lorenzo e San Carlo all’Arena, è tornata a essere estremamente critica e pericolosa, al punto che il contesto sembra quello di un vero e proprio inferno. Nel corso di un ultimo complicato weekend, sono avvenuti ben sei agguati in sole 48 ore, creando un clima di terrore tra i residenti.

La notte scorsa ha visto due ulteriori episodi di violenza urbana in un lasso di tempo di appena mezz’ora. Il primo episodio si è verificato intorno alle 3:50 in piazza Sant’Anna a Capuana, dove un sedicenne, già noto alle forze dell’ordine, è rimasto colpito ai genitali da un proiettile. Poco dopo, un secondo commando ha agito a piazza Sant’Eframo Vecchio, sparando venti colpi di pistola calibro 380 ACP Browning e 7,65. Nonostante l’intento dei sicari fosse chiaramente quello di uccidere, la vittima designata è riuscita a salvarsi rifugiandosi in un cortile.

I danni materiali sono stati notevoli: una Fiat Panda parcheggiata è stata quasi distrutta e un altro proiettile ha colpito un appartamento al primo piano, abitato da una giovane coppia con due bambini piccoli. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. La proprietaria dell’auto non ha precedenti penali, quindi gli investigatori escludono che l’attacco fosse diretto contro di lei. Si sospetta invece che il vero obiettivo fossero membri di gang giovanili attive nella zona, coinvolte in piccoli traffici di droga.

Gli inquirenti stanno esplorando l’ipotesi che ci possa essere un collegamento tra questo episodio e l’agguato avvenuto mezz’ora prima nei pressi di piazza Capuana, dove un diciottenne è ferito. Sullo sfondo si profila il continuo scontro tra i clan Mazzarella e Contini, che dominano rispettivamente nelle aree di Porta Capuana e San Carlo all’Arena. Le indagini sul ferimento del minorenne sono affidate alla polizia, che tenterà di ottenere ulteriori dettagli dalla vittima, la quale finora ha fornito una versione poco convincente, affermando di essere attaccato da due sconosciuti.