La tarda serata di ieri segnata da tragici eventi nel quartiere popolare di Scampia. Intorno alle 23, un ballatoio di collegamento della Vela Celeste è improvvisamente crollato, causando la morte di una persona e il ferimento di altre sette, due delle quali in condizioni gravi. Tra i feriti, anche un bambino che è stato immediatamente trasportato all’ospedale Santobono. Il crollo, avvenuto al terzo piano dell’edificio, ha trascinato con sé anche i ballatoi del secondo e del primo piano, provocando una cascata di macerie e un’incredibile scena di devastazione. I vigili del fuoco, accorsi sul posto, hanno lavorato incessantemente per scavare tra le macerie e completare l’evacuazione dei piani superiori. Attualmente, sono in corso verifiche per valutare la stabilità della parte dell’edificio coinvolta nel crollo.
Le autorità hanno immediatamente aperto un’indagine per determinare le cause dell’incidente. Sebbene non si escluda alcuna ipotesi, quella più accreditata al momento è quella di un cedimento strutturale. Tuttavia, saranno necessarie ulteriori verifiche da parte dei vigili del fuoco per avere una certezza definitiva.
Il panico si è diffuso rapidamente tra i residenti che, temendo ulteriori crolli, si sono riversati in strada. La scena è caratterizzata da un’atmosfera di paura e preoccupazione per le persone rimaste coinvolte nel crollo. Numerosi mezzi di soccorso, inclusi diversi ambulanze, sono mobilitati per trasferire i feriti negli ospedali della zona.
La Vela Celeste è una delle ultime strutture rimaste in piedi a Scampia, dopo la demolizione delle altre Vele, un’operazione mirata a migliorare le condizioni di vita dei residenti e a cancellare il triste marchio di Gomorra che ha segnato il quartiere. Solo lo scorso aprile, l’amministrazione Manfredi ha annunciato un ambizioso piano di rigenerazione urbana per le Vele di Scampia, con lavori di riqualificazione della Vela B (nota come ‘Vela Celeste’) finanziati dal Piano Periferie con un investimento di circa 18 milioni di euro.