In un istituto scolastico di Padova, un’iniziativa volta a premiare gli studenti con una media superiore al 9 con un bonus di 100 euro ha scatenato un acceso dibattito. La cerimonia, denominata “serata delle eccellenze”, ha visto la consegna di attestati di merito e premi in denaro, suscitando una reazione critica da parte della Rete degli Studenti Medi.

L’Iniziativa e le Sue Critiche
Oltre al bonus di 100 euro per chi ha ottenuto una media superiore al 9, l’iniziativa prevede anche viaggi e soggiorni all’estero per gli studenti con una media dell’8. La Rete degli Studenti Medi, tramite un comunicato stampa, ha espresso la propria contrarietà a queste misure, definendole “un fatto grave” che contribuisce ad un ambiente scolastico tossico e competitivo.

Gli studenti della rete sottolineano che, in un contesto già segnato da “angosce da prestazione” e dalla mancanza di supporto psicologico, queste iniziative aggiungono ulteriore pressione. “Si tratta di un incentivo economico che nella pratica consegna agli studenti esclusivamente un altro obiettivo per cui avere ansia”, affermano, descrivendo la dinamica come “tossica e pericolosa”.

La “Scuola del Merito” e le Sue Implicazioni
Paolo Notarnicola, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi, critica la cosiddetta “scuola del Merito” promossa dal Ministro Valditara. “Gli studenti non sono d’accordo: l’obiettivo della Scuola Pubblica dovrebbe essere quello di pensare a chi rimane indietro, di rimuovere gli ostacoli per chi è privo di mezzi”, sostiene Notarnicola, richiamando i principi della Costituzione italiana.

La Rete degli Studenti Medi richiama anche l’attenzione sui dati Svimez, che evidenziano come un studente su sei non prosegua gli studi e uno su quindici abbia avuto esperienze di lavoro minorile, secondo il rapporto di Save the Children. Questi dati mettono in luce le difficoltà che molti studenti affrontano, aggravate da un sistema che enfatizza la competizione.

Ansia e Pressione nelle Scuole
Il caso del liceo Berchet di Milano, dove un sondaggio ha rivelato i disagi degli studenti, è un esempio lampante delle problematiche legate alla pressione scolastica. Domenico Guglielmo, dirigente scolastico del Berchet, ha spiegato a Orizzonte Scuola come l’ansia e la pressione derivanti dall’ambiente educativo stiano influenzando negativamente gli studenti.

Marco Nimis, coordinatore regionale della Rete Studenti Veneto, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei casi di suicidio tra gli studenti, legati alla “costruzione di spazi di competitività tossica e obiettivi irraggiungibili”. Secondo Nimis, le iniziative come quella di Padova non fanno altro che esacerbare queste problematiche.

Un Appello per un Cambiamento
La Rete degli Studenti Medi si impegna a promuovere un modello di scuola che sia inclusivo e accessibile a tutti, indipendentemente dal capitale economico e culturale degli studenti. L’obiettivo è creare ambienti di apprendimento che funzionino come “ascensori sociali”, incoraggiando la collaborazione piuttosto che la competizione sfrenata. “Scuole di tutti, non scuole dei soli ‘meritevoli'”, conclude la Rete nel suo comunicato, sottolineando la necessità di un cambiamento fondamentale nel sistema educativo.