Indossa un lenzuolo bianco e un mefisto, riesce ad entrare in casa delle due donne, le rapina e poi le picchia dopo essere scoperto, dunque un’azione in stile “arancia meccanica” quella andata in scena ai primi di dicembre a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Stamattina, i Carabinieri della stazione di Torre Annunziata, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale oplontino su richiesta della Procura. In carcere è finito un uomo accusato di rapina aggravata, reato commesso a Torre Annunziata il 3 dicembre scorso ai danni di una persona ultrasessantacinquenne e della figlia. Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda.

Dalle indagini è emerso che l’indagato, travisato da un lenzuolo bianco ed un mefisto di colore nero, approfittando della circostanza che le vittime avevano lasciato distrattamente le chiavi dell’abitazione nella serratura della porta di ingresso, nel cuore della notte si sarebbe introdotto nell’abitazione delle persone offese al fine di commettere un furto.

Scoperto dalla figlia del proprietario – si legge in una nota a firma del procuratore Nunzio Fragliasso – l’indagato, che risponde anche del reato di lesioni personali aggravate, non avrebbe desistito dal proprio intento criminoso, arrivando ad aggredire la donna con calci e pugni al fine di assicurarsi il possesso della refurtiva di cui si era già appropriato, ovvero oro e denaro contante, nonché al fine di impossessarsi di un’ulteriore somma di denaro, documenti e un mazzo di chiavi, sottraendoli alla vittima.

Le modalità particolarmente efferate di commissione del reato, sintomatiche dell’indole criminale del soggetto, che ha precedenti penali specifici, hanno reso necessaria l’applicazione della misura cautelare di massimo rigore da parte del giudice per le indagini preliminari per la rapina in stile arancia meccanica commessa contro le due donne. All’esito delle formalità di rito, l’arrestato è trasferito nella Casa Circondariale di Poggioreale a disposizione dell’Autorità giudiziaria.