La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione per don Livio Graziano, sacerdote della diocesi di Aversa, nel Casertano. Il religioso era stato accusato di aver abusato di un ragazzo di 13 anni, oggi quindicenne, affidato a lui dai genitori.
La Denuncia e il Processo
Il caso è emerso grazie all’attenzione del padre del ragazzo, che aveva notato un cambiamento nel comportamento del figlio dopo l’affidamento alla comunità gestita dal sacerdote. Le indagini hanno portato all’incriminazione di don Livio Graziano, che è stato successivamente processato e condannato in appello a 8 anni di reclusione.
Il Ruolo della Rete L’Abuso
La vicenda è stata resa pubblica dalla Rete L’Abuso, un’associazione che fornisce supporto alle vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti. L’associazione ha svolto un ruolo cruciale nell’accompagnare la famiglia del ragazzo durante il difficile iter giudiziario e nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’accaduto.
La Decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha rigettato l’appello presentato dai difensori di don Livio Graziano, giudicandolo inammissibile, e ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione stabilita in appello. Questa decisione chiude definitivamente il caso dal punto di vista legale, stabilendo la responsabilità penale del sacerdote.