Nella notte tra sabato e domenica, le strade del quartiere Poggioreale a Napoli sono state teatro di un’efferata esecuzione, che sembra uscita direttamente dalle pagine di un romanzo di mafia. Raffaele Cinque, un cinquantenne noto alle forze dell’ordine per la sua associazione con il clan Contini, è ritrovato senza vita in via dello Scirocco. L’omicidio presenta tratti distintivi di una precisione tipica delle esecuzioni mafiose, ma il movente rimane ancora avvolto nel mistero. Gli inquirenti, intervenuti sul posto dopo la segnalazione di un cadavere in strada, hanno scoperto che i killer sono entrati nell’abitazione di Cinque, facendosi aprire la porta. Questo suggerisce una certa conoscenza tra la vittima e i suoi assassini.
La dinamica dell’omicidio è ancor più crudele: dopo aver sparato alla vittima, i sicari l’hanno inseguita fino al balcone, da cui Cinque si è gettato nel vuoto dal secondo piano. Non contenti, gli assassini hanno continuato a sparargli, dimostrando una volontà chiara di eliminare la vittima ad ogni costo.
Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, coordinata da Alfredo Fabbrocini, stanno cercando di gettare luce su questo intricato caso. Cinque, un criminale di piccolo calibro, sembrava essere coinvolto nelle attività del clan Contini, ma non occupava una posizione di rilievo. La sua morte potrebbe essere stata causata da un presunto sgarro o da una transgressione di cui la vittima deve rispondere con la vita.
Le telecamere di sorveglianza della zona e le analisi del telefono di Cinque sono al centro delle indagini, sperando di trovare indizi che possano spiegare l’omicidio. Al momento, gli investigatori non collegano direttamente questo assassinio ad altri episodi recenti di violenza a Napoli, ma le strade torbide del sottobosco criminale possono nascondere connessioni inaspettate.