Con l’inizio del 2024, si è ufficialmente congedato il reddito di cittadinanza, cedendo il passo all’assegno di inclusione come nuovo sistema di sostegno economico. Le richieste per ottenere questo beneficio sono state accettate autonomamente tramite il sito www.inps.it a partire dal 18 dicembre scorso. Tuttavia, da lunedì 8 gennaio sarà possibile farlo anche attraverso i Caf. L’Inps ha annunciato i primi accrediti relativi alle domande pervenute dal 18 dicembre al 7 gennaio e comunque entro gennaio 2024, ma solo per coloro che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (Pad).
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato una guida per i potenziali beneficiari dell’assegno di inclusione, con l’intenzione di semplificare il percorso di accesso e prevede una campagna informativa imminente. Questo nuovo meccanismo, inserito nel decreto Lavoro, si propone di proteggere i nuclei familiari che comprendono almeno una persona in specifiche condizioni.
L’assegno di inclusione è destinato ai nuclei familiari che includono almeno uno dei seguenti componenti: una persona con disabilità, un minorenne, un individuo con almeno 60 anni, o un individuo in condizioni di svantaggio bio-psico-sociale seguito dai servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.
Per accedere a questo beneficio, è richiesto che il nucleo familiare possieda congiuntamente un ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro o un reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi.
Questo parametro parte da 1 per il nucleo familiare e può arrivare fino a un massimo di 2,2, incrementato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.
Ulteriori specifiche riguardano il patrimonio immobiliare, che per essere idoneo non deve superare un valore di 30.000 euro ai fini Imu, con un’eccezione di un massimo di 150.000 euro per l’abitazione principale. Il patrimonio mobiliare, invece, non può superare i 6.000 euro, incrementato di ulteriori 2.000 euro per ogni componente aggiuntivo del nucleo familiare fino a un massimo di 10.000 euro.
Questi massimali possono essere aumentati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o non autosufficienza presente nel nucleo.
Per ulteriori dettagli sulla misura introdotta dal governo e per accedere a informazioni dettagliate è possibile visitare il sito lavoro.gov.it nella sezione “Nuove misure di inclusione e accesso al lavoro”. Inoltre, gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico online del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’indirizzo www.urponline.lavoro.gov.it.