L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha emesso sanzioni per oltre 15 milioni di euro nei confronti di importanti attori del settore energetico, tra cui Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia. Queste società sono accusate di adottare pratiche commerciali aggressive, costringendo di fatto i consumatori a accettare aumenti dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, in contrasto con le normative di protezione previste dal Decreto Aiuti bis, in particolare dall’articolo 3.

Secondo l’Antitrust, queste pratiche commerciali violano le regole di mercato, essendo in netto contrasto con la protezione dei consumatori in un periodo di gravi difficoltà nel settore energetico, caratterizzato da significativi incrementi dei costi.

Le società coinvolte nel contenzioso hanno difeso le proprie azioni rivendicando la loro “correttezza”, tuttavia l’Autorità ha stabilito che tali azioni non sono state conformi alle disposizioni normative in vigore.

In particolare, Enel si è trovata di fronte a una sanzione particolarmente salata, con una multa di 10 milioni di euro, considerata un “massimo edittale”. Le multe inflitte alle altre società coinvolte sono state meno pesanti, tuttavia tutte hanno dovuto affrontare conseguenze significative per le pratiche commerciali ritenute scorrette.

La normativa del Decreto Aiuti bis, in vigore per evitare aumenti dei prezzi in un contesto di criticità nel settore energetico, ha visto applicazione diretta in questo caso. L’obiettivo di tale decreto è quello di proteggere i consumatori dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia, soprattutto in periodi di instabilità o forti aumenti dei costi.