Il governo italiano sta compiendo passi significativi nel miglioramento del benessere degli anziani e degli invalidi attraverso l’introduzione di nuove agevolazioni. Queste nuove misure sono strettamente collegate all’approvazione del Disegno di Legge (Ddl) anziani, una proposta legislativa che mira a ridefinire e ampliare i bonus e le agevolazioni a sostegno dell’assistenza sociale e dello sviluppo delle aree territoriali di interesse sociale.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta attualmente elaborando i dettagli di attuazione di questa delega, con l’obiettivo di riformare gli incentivi e le agevolazioni legate all’assistenza sociale e al supporto delle persone fragili. Una delle proposte più rilevanti è l’introduzione di una prestazione universale che combinerebbe trasferimenti monetari e servizi a supporto della persona.
Il nuovo Ddl Anziani si concentra principalmente su leggi e misure di supporto per gli anziani, gli invalidi e le persone disabili, con l’obiettivo di riformare in modo profondo la Legge 104, che regola l’assistenza a queste categorie di individui. Questa riforma, da tempo auspicata per fornire misure più funzionali a sostegno delle persone vulnerabili, si basa su importanti novità già contenute nel cosiddetto Ddl Anziani, recentemente approvato dal governo guidato da Meloni.
Un punto centrale del Ddl riguarda l’ampliamento delle garanzie di assistenza. Gli anziani e i disabili dovrebbero poter accedere agli aiuti senza restrizioni di reddito o ostacoli burocratici, in modo da garantire un riconoscimento più completo del diritto di queste persone a una vita e a cure continue presso il proprio domicilio.
Il Ddl enfatizza anche la definizione di progetti di assistenza individualizzati (PAI) specifici, allo scopo di fornire tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per ogni singolo anziano. Inoltre, si mira a ridurre i cosiddetti “ricoveri impropri”, situazioni in cui gli anziani sono costretti a rimanere nelle strutture di cura oltre il periodo previsto a causa della mancanza di assistenza domiciliare.
Il testo del decreto legge contempla anche interventi per la prevenzione della fragilità nelle persone anziane e sottolinea l’importanza dell’integrazione degli istituti di assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD).
Un aspetto cruciale del Ddl è l’introduzione di una nuova prestazione universale, inizialmente riservata ai 1,4 milioni di anziani non autosufficienti che già ricevono l’indennità di accompagnamento, attualmente di 527,16 euro al mese. Questa nuova prestazione sostituirà l’indennità di accompagnamento e mira a migliorare le condizioni di vita degli anziani e delle loro famiglie, fornendo un aiuto economico che contribuirà a una gestione migliore dei servizi di assistenza.
La prestazione universale sarà disponibile per tutte le persone con limitate capacità di autogestione e sarà erogata in base alle specifiche esigenze assistenziali, senza essere condizionata dal reddito. I beneficiari potranno scegliere se riceverla sotto forma di denaro, servizi o entrambi.