Francesca, nata prematura nel 2004 e trascorsa tre mesi nell’incubatrice dell’Ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli, è tornata nel nosocomio per ringraziare i medici che le hanno salvato la vita. Oggi, a 19 anni, Francesca ha un sogno: diventare medico, ispirata dall’esperienza che ha vissuto nella Terapia Intensiva Neonatale del Cardarelli. Quando Francesca nacque, dopo soli 8 mesi di gravidanza, pesava poco più di un chilogrammo. La sua madre, consapevole delle competenze e delle attrezzature dell’ospedale, si rivolse al Pronto Soccorso del Cardarelli, dove venne accolta immediatamente. La piccola Francesca trascorse tre mesi nella Terapia Intensiva Neonatale, sotto le cure attente e competenti del personale sanitario.

Oggi, quasi 19 anni dopo, Francesca è tornata nel reparto della TIN per incontrare il dottor Claudio Iervolino, uno dei medici che si prese cura di lei sin dalla nascita, e la dott.ssa Maria Gabriella De Luca, responsabile del reparto. Questo incontro è stato un momento toccante, segnato da gratitudine e emozione.

La storia di Francesca è un esempio di come la cura e l’attenzione dedicate ai neonati prematuri possano fare la differenza. La sua esperienza nei primi mesi di vita ha avuto un impatto positivo sulla sua determinazione e aspirazione a diventare medico. Nel prossimo 25 luglio, Francesca parteciperà ai test di ammissione per la facoltà di medicina, inseguendo il suo sogno ispirato dal personale medico che l’ha salvata.

La Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Cardarelli è un reparto specializzato che accoglie circa 300 neonati ogni anno, inclusi trasferimenti da altre strutture sanitarie campane. Il reparto si distingue per la gestione di neonati prematuri e con varie patologie, tra cui infezioni, malformazioni e problemi neurologici. La cura dei piccoli pazienti prosegue anche dopo il ricovero, grazie all’ambulatorio di sorveglianza per i neonati a rischio.