L’emergenza Covid ha portato a una riduzione della produzione di antibiotici, incluso l’azitromicina, che è diventata introvabile durante quel periodo. Attualmente, invece, si sta verificando una mancanza di amoxicillina nelle farmacie napoletane a causa di un uso eccessivo, principalmente nel trattamento delle infezioni da streptococco in età pediatrica.

Secondo il dottor Alfredo Guarino, esperto di pediatria, la produzione di antibiotici è diminuita negli ultimi anni a causa della riduzione delle infezioni batteriche durante la pandemia grazie all’uso delle mascherine. Durante quel periodo, l’azitromicina era l’antibiotico più utilizzato, anche se in modo inappropriato. Tuttavia, ora si sta affrontando un eccesso di prescrizioni di amoxicillina per il trattamento delle infezioni da streptococco nei bambini.

La paura di aver contratto la malattia è uno dei fattori che contribuisce al consumo eccessivo di amoxicillina, più che all’aumento effettivo di infezioni da streptococco. Secondo il dottor Guarino, sono effettuati centinaia di tamponi non necessari, soprattutto nei bambini di età inferiore ai 3-5 anni, quando il rischio di malattia reumatica è molto basso. È importante trasmettere a cittadini e famiglie che i tamponi dovrebbero essere effettuati solo nei bambini sintomatici dopo una visita dal pediatra.

I sintomi dell’infezione da streptococco includono febbre e mal di gola, e spesso si manifesta anche con la scarlattina. Nonostante si registri ancora un’alta percentuale di positività al tampone, si prevede che i contagi diminuiranno con la fine delle attività scolastiche.

Tuttavia, l’abuso di antibiotici può portare allo sviluppo di infezioni resistenti agli antibiotici. A questo proposito, la Campania è stata inclusa nella lista nera del Ministero della Salute per la presenza di forme di infezioni resistenti agli antibiotici.