Il Decreto sul Lavoro dovrebbe portare numerosi cambiamenti al mondo del lavoro in Italia, con l’obiettivo principale di beneficiare i lavoratori e le imprese. Le modifiche che interesseranno i lavoratori italiani includono cambiamenti ai contratti, alle ferie, agli aumenti e ai bonus. L’articolo approfondisce questi cambiamenti e ne esamina gli effetti. Una delle modifiche significative che il Decreto sul Lavoro prevede riguarda i contratti di lavoro a tempo determinato. Le assunzioni con contratti a termine prorogati oltre i 12 mesi dovranno ora includere specifiche causali, che potranno essere stabilite attraverso contratti collettivi o patti individuali tra azienda e lavoratori. Inoltre, il decreto permetterà la sostituzione di altri lavoratori, dando maggiore autonomia alle parti coinvolte e non richiedendo più la certificazione preventiva del contratto da parte delle commissioni di certificazione.
Il Decreto sul Lavoro approvato dal governo Meloni prevede anche un aumento del taglio del cuneo fiscale nelle buste paga dei lavoratori dipendenti. Questo aumento varierà dal 3% al 7% per redditi fino a 25.000 euro e dal 2% al 6% per redditi tra 25.000 e 35.000 euro. Inoltre, ci saranno aumenti in busta paga per i lavoratori del settore commercio, terziario e della grande distribuzione, che varieranno tra i 23 e i 30 euro lordi, con un massimo di 52 euro per i Quadri. Questi aumenti saranno anticipazioni degli aumenti contrattuali futuri.
A partire da maggio, gli stipendi dei lavoratori a tempo parziale aumenteranno grazie al rinnovato bonus part-time di 550 euro, per il quale è possibile presentare nuovamente domanda all’INPS. Coloro la cui richiesta era stata respinta in precedenza possono ora richiedere un riesame entro 120 giorni dalla pubblicazione del messaggio INPS, che scade l’10 agosto 2023. La richiesta di riesame può essere effettuata tramite il sito INPS utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.