La Madonna ferita di Batnaya, in Iraq, accolta con grande solennità e commozione dalla comunità parrocchiale di San Gennaro Vescovo e Martire a San Gennarello di Ottaviano, in Italia. Questa statua, che porta i segni degli attacchi subiti nel 2014 durante la guerra nella Piana di Ninive, rappresenta un simbolo delle atrocità di quel conflitto e di tutti i conflitti nel mondo. Il suo arrivo in Italia fa parte delle iniziative promosse da Aiuto alla Chiesa che Soffre, una fondazione pontificia che si impegna a sostenere i cristiani perseguitati in tutto il mondo.

Mercoledì 24 maggio, in occasione della festa di Maria SS. Ausiliatrice, la parrocchia ospitante si riunirà insieme alle comunità parrocchiali del VII decanato, che comprende Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e Terzigno, per recitare il Rosario in un momento di preghiera collettiva.
Giovedì 25 maggio, dopo la messa serale, ci sarà un incontro speciale con Padre Jalal Yako, un sacerdote iracheno originario di Qaraqosh nella Piana di Ninive. Padre Jalal condividerà la sua esperienza e parlerà della dolorosa persecuzione che i cristiani hanno subito in Iraq.

Batnaya, il luogo da cui proviene la statua, si trova a circa 24 km da Mosul ed è stato uno dei luoghi più pesantemente colpiti dagli attacchi dei fondamentalisti islamici quasi 10 anni fa. Due terzi delle abitazioni e oltre 300 chiese, cimiteri e monasteri cristiani finirono completamente distrutti. Messali e bibbie sono stati incendiati e icone e statue vandalizzate, spesso decapitate e utilizzate come bersagli. In molti casi, le comunità cristiane hanno scelto di lasciare visibili i segni delle profanazioni come segno di resistenza alla persecuzione e di forza della loro fede.

Il parroco don Raffaele Rianna sottolinea l’importanza di accogliere questa immagine sfigurata dalla violenza durante il mese dedicato tradizionalmente alla Madonna. Come comunità che porta il nome di un martire, si sentono chiamati a essere vicini ai cristiani in Iraq e a tutti coloro che sono ancora perseguitati nel mondo a causa della loro fede.

La statua di Batnaya ripartirà il prossimo 28 maggio, ma il suo passaggio in Italia rimarrà un segno indelebile di solidarietà e di impegno a sostenere i cristiani perseguitati in tutto il mondo.