Il torrente Solofrana, che scorre nell’Agro Nocerino, è tornato sotto i riflettori a causa di una denuncia social fatta dal docente e attivista Emiddio Ventre. Nel suo post, Ventre ha pubblicato uno scatto che mostra l’acqua del torrente di un preoccupante colore rosso cromo, e ha accusato le industrie presenti a monte di essere responsabili dell’inquinamento. La Solofrana è uno dei principali affluenti del fiume Sarno, che da tempo è stato oggetto di denunce e azioni di contrasto all’inquinamento. Il comitato “No Vasche”, di cui Ventre è un promotore, ha più volte denunciato l’inquinamento del fiume e ha fatto pressioni sulle autorità per porre fine alla situazione.
L’inquinamento del torrente Solofrana, come quello del fiume Sarno, ha effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente circostante. Gli inquinanti presenti nell’acqua possono causare malattie respiratorie, problemi cutanei, e possono contaminare le acque sotterranee e il suolo. Inoltre, l’inquinamento del fiume può danneggiare l’ecosistema circostante, causando la morte di pesci e di altre forme di vita acquatica.
La denuncia di Ventre e la diffusione della foto dell’acqua rossa nel torrente Solofrana hanno suscitato una forte reazione sui social media, con molti cittadini indignati per la situazione e chiedendo azioni concrete per porre fine all’inquinamento.
Le autorità competenti hanno il compito di individuare le fonti di inquinamento e di adottare misure per contrastare l’inquinamento del fiume e dei suoi affluenti. È fondamentale che si adottino politiche efficaci di tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e che si coinvolgano attivamente le comunità locali per raggiungere questi obiettivi.