Dopo anni di piccoli ritocchi, il Governo Meloni sta lavorando ad una riforma fiscale che inciderà in misura importante sugli stipendi di milioni di lavoratori. Tuttavia, come in ogni situazione, qualcuno potrebbe restare penalizzato, almeno in un primo momento. Vediamo insieme chi trarrà vantaggio e chi no dalla riforma del fisco studiata dall’Esecutivo.

Chi sarà penalizzato dalla riforma fiscale
Erano anni che non si metteva mano in modo così incisivo al sistema fiscale dell’Italia. Il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando ad una riforma che, a dire il vero, sarà una vera e propria rivoluzione. L’obiettivo è semplificare e razionalizzare andando a mettere mano in ambiti in cui, da anni, regna la confusione.

La riforma fiscale a cui l’Esecutivo sta lavorando non coinvolgerà solo l’ Irpef ma anche le altre principali imposte come Ires, Irap e IVA. Trattandosi di una riforma di ampio respiro il Governo necessiterà di ingenti risorse economiche. Ed è proprio su questo fronte che alcuni potrebbero essere penalizzati.

Ecco quali bonus verranno cancellati con la riforma fiscale
Il Governo ha anticipato che gran parte delle risorse necessarie alla riforma del fisco che prevede, come primo step, l’abbassamento delle aliquote Irpef, deriveranno dal taglio di bonus e detrazioni.

Con la riforma fiscale molti bonus e detrazioni verranno cancellati
Ad oggi in Italia ci sono circa 600 detrazioni che potrebbero venir cancellate o ridotte. Questo vuol dire che alcuni dei bonus e delle detrazioni di cui beneficiano i lavoratori dipendenti con la dichiarazione dei redditi potrebbero essere eliminati o, quantomeno, cambiare. L’abbassamento delle aliquote Irpef potrebbe seguire due strade. La prima ipotesi prevede un’aliquota al 27% o al 28% per i redditi tra 15mila e 50mila euro. La seconda ipotesi estenderebbe l’aliquota al 23% fino a 28mila euro, con il 33% tra 28mila e 50mila euro.

Se il Governo opterà per la prima strada, resteranno penalizzati i redditi compresi tra 15mila e 28mila euro che si troverebbero a pagare tra i 15 e i 390 euro in più di tasse. Se la strada prescelta sarà invece la seconda, pagherebbero tutti meno tasse. Il beneficio massimo sarebbe di 700 euro per i redditi vicini alla soglia dei 50mila euro.