Sequestro di un arsenale di armi e munizioni a Giugliano in Campania ha suscitato grande preoccupazione per la sicurezza pubblica e ha quindi evidenziato il legame tra il narcotraffico e il traffico di armi illegali. Il sequestro è eseguito dalle forze dell’ordine di Napoli su mandato della procura della Repubblica di Napoli – Direzione distrettuale Antimafia, che sta indagando sull’attività del sodalizio legato al narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale.

La composizione

L’arsenale sequestrato era custodito in un vano nascosto al di sotto della pavimentazione di un garage, appositamente predisposto per la custodia delle armi. All’interno sono trovate 38 armi a canna corta e 15 a canna lunga, 30 caricatori, una bomba a mano, due silenziatori e dunque anche oltre 5000 munizioni di vario calibro. Tra le armi sequestrate ci sono anche tre fucili mitragliatori kalashnikov, tre carabine di precisione munite di sistema ottico di puntamento, una carabina di precisione munita di apposito bipede di sostegno e un fucile a pompa. La presenza di tali armi destinate al traffico illegale rappresenta una minaccia per la sicurezza dei cittadini e delle forze dell’ordine, e dimostra la necessità di un maggiore controllo sulla vendita e la detenzione di armi.

Inoltre, il sequestro ha messo in luce il fatto che i narcotrafficanti non solo sono impegnati nel traffico di droga, ma sono anche coinvolti nel traffico di armi illegali. Questo sottolinea la necessità di un’azione coordinata tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie per combattere il traffico di armi illegali e il narcotraffico, che spesso sono collegati. Le autorità devono lavorare insieme per prevenire e combattere il traffico di armi e munizioni illegali, che rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale e internazionale.