Il conguaglio è l’operazione che l’INPS effettua per correggere eventuali errori nelle trattenute applicate sui cedolini pensionistici precedenti. In sostanza, se le trattenute applicate in passato sono state inferiori rispetto a quelle effettive che avrebbe dovuto applicare, l’INPS provvede a recuperare la differenza sul cedolino successivo. Il conguaglio può essere sia positivo che negativo, a seconda se l’INPS ha trattenuto più o meno del dovuto. Nel caso in cui il conguaglio sia positivo, l’importo recuperato sarà trattenuto dall’assegno pensionistico di aprile 2023. Nel caso in cui invece il conguaglio sia negativo, l’INPS provvederà ad accreditare l’importo dovuto direttamente sul conto corrente bancario del pensionato.
È importante sottolineare che il conguaglio non riguarda solo le trattenute IRPEF, ma anche le altre trattenute applicate dall’INPS, come quelle per l’addizionale comunale. Per questo motivo, è sempre consigliabile controllare con attenzione il cedolino pensionistico e verificare eventuali conguagli applicati. La somma percepita da ogni pensionato è strettamente collegata alle trattenute IRPEF che l’INPS effettua sull’importo erogato. Inoltre, altri importi trattenuti dal totale lordo erogato sono le Addizionali comunali e regionali per l’anno di imposta 2022. Queste ultime somme sono trattenute in 11 rate, poi scalate dagli assegni di pensione corrisposti nel corso dell’anno successivo rispetto a quello al quale fanno riferimento.