Sono serviti e servono tutti questi bonus?

Chi è favorevole sostiene che sono serviti a contrastare gli effetti economici sulla pandemia prima e la guerra in Ucraina ancora in corso.

Chi è contrario sostiene che lo Stato non puo’ piu’ permettersi tali bonus, e non fa altro che aumentare il debito senza tra l’altro dare risposte concrete ai problemi dei cittadini.

Secondo lo studio della CGIA lo stato italiano in tre anni ha pagato 113 miliardi di euro per la politica dei bonus. Meta’ di questi sono stati destinati a chi con un ISEE inferiore a 10 mila euro (cioe’ il 50% delle famiglie italiane). Quelli ancora vigenti sono il 40. Si tratta quindi di strumenti approvati nella scorsa legislatura per contrastare gli effetti economici della pandemia prima e la guerra in Ucraina ora. Ma ad oggi la situazione sta cambiando.

I bonus hanno rappresentato in molti casi un vero e proprio sostegno a chi versa in condizioni di poverta’ estrema o chi come piccole e medie imprese a rischio di fallimento. Ma e’ molto complesso districarsi nel lungo elenco di bonus per ricercare le possibilta’ previste, si tratta infatti anche di un investimento che lo Stato non puo’ piu’ permettersi.

Ad oggi tra i vari bonus ancora in vigore e come abbiamo riportato nei giorni scorsi con vari articoli ci sono bonus asili nido, psicologo, edilizi e molti altri. Tanto e’ che, la vera sfida dell’attuale governo e’ quella di ripensare la politica dei bonus, ridimensionandola, semplificandola e mirandola a quelle realta’ che ne hanno veramente bisogno con tale obbiettivo in modo da provare a dare risposte strutturali con piu’ ampio respiro.