Il cuneo fiscale è una misura introdotta dalla legge di Bilancio che consiste in un taglio dei contributi previdenziali. Questo intervento pesa sulla finanza pubblica per 5 miliardi di euro, ma al contempo si traduce in un aumento effettivo degli stipendi per i lavoratori. Il desconto è diverso a seconda del reddito. Per chi guadagna fino a 1.923 euro al mese, l’aliquota contributiva viene ridotta di 3 punti, con un aumento lordo di 58 euro. Per chi ha una retribuzione compresa tra 1.923 e 2.692 euro, l’esonero è di 2 punti, con un massimo di 54 euro in termini lordi.
Il vantaggio netto per i lavoratori è più contenuto a causa dell’imposta progressiva che assorbe una parte dei contributi non più da versare. Ad esempio, se un lavoratore guadagna 1.200 euro al mese, il guadagno netto sarà di 28 euro. A un reddito di 1.900 euro lordi, il vantaggio netto sarà di 38 euro, mentre per chi guadagna 2.692 euro al mese, il guadagno netto sarà di 30 euro. In generale, la riduzione dei contributi previdenziali aumenterà la retribuzione lorda dei lavoratori.