La 55enne residente a Spilimbergo, che aveva percepito il reddito di cittadinanza, si è trovata ad affrontare un procedimento penale a causa di un’eredità inaspettata che ha violato la normativa. La donna, che non aveva lavorato per dieci anni e non disponeva di alcuna risorsa economica, ha beneficiato del sostegno economico del reddito di cittadinanza per provvedere alle esigenze più urgenti. Tuttavia, l’eredità ha innescato un’azione penale esercitata dal procuratore Raffaele Tito e la donna è condannata dal giudice Eugenio Pergola a 8 mesi di reclusione.

La difesa ha fatto istanza di rito abbreviato condizionato alla produzione documentale relativa al lascito testamentario e l’imputata ha beneficiato dello sconto di pena previsto dalla scelta processuale. L’avvocato Florianne Casanova dello studio Baruffini di Udine ha sottolineato che la situazione personale e familiare della donna era piuttosto complicata e che il reddito di cittadinanza le aveva permesso di riscattare la propria dignità.